lunedì 30 luglio 2012

Non lasciarci soccombere alla tentazione: sollecitazione di Caterina da Siena



Da un’esperienza di Caterina da Siena, anima pura e amante della verità, per come riferisce fr. Raimondo da Capua, suo discepolo, confessore, biografo, possiamo trarre straordinario esempio di virtuosa prova d’amore dell’abitare l’umana nostra esistenza. La benevolenza di Dio non ha limiti e nessuno è escluso dal Suo amore. Il Signore suo Dio di cui Caterina da Siena fa esperienza, è un Signore che le comunica la sua dolcezza, così come comunica, a chi Lo accoglie nel suo cuore, la Sua partecipazione per la salvezza, la salus animarum, espressione del suo amore assoluto.

Narra fr. Raimondo: in un periodo in cui era afflitta da una marea di tentazioni, anche della carne, s. Caterina ricevette la visita del suo Sposo celeste: 

- “Signore mio, Gli gridò, dove eri quando il mio cuore era tribolato da tante tentazioni?”.
- E il Signore: “Stavo nel tuo cuore”.
- E lei: “Sia salva sempre la tua verità, o Signore, e ogni riverenza verso la tua Maestà; ma come posso credere che tu abitavi nel mio cuore, mentre era ripieno di immondi e brutti pensieri?”.
- E il Signore: “Quei pensieri e quelle tentazioni causavano al tuo cuore gioia o dolore? Piacere o dispiacere?”.
- E lei: “Dolore grande e dispiacere!”.
 - E il Signore: “Chi era che ti faceva provare dispiacere se non io, che stavo nascosto nel centro del tuo cuore?”.

 Cfr. B. Raimondo da Capua, Legenda Maior, Ed. Cantagalli, 2001.

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