martedì 3 dicembre 2024

Abolire i privilegi per nobilitare la politica

Come sarebbe bello se la politica, che non fa ‘la politica’ da anni, pensasse un pò al Popolo e facesse loro un grande regalo: abolire tutti i privilegi di cui godono. Ecco che le luminarie si accenderebbero, e con il giusto spirito natalizio. I privilegi sono un insulto. Un esempio lampante, da cattivo maestro, è quanto operato dal presidente Biden, esempio meschino: favorire il proprio figlio. Il più disgustoso dei privilegi usare il proprio ruolo pubblico per un interesse privato. Ma non dobbiamo andare così lontano, il 'sistema privilegio' sussiste, in mille sfaccettature, anche nel nostro amato paese.

Si scardinerà mai la stortura indigeribile dei privilegi istituzionali? Si valorizzerà il merito e la competenza delle risorse territoriali, piuttosto che il solito fare clientelare, vizio atavico della nostra bella Italia? Persiste una realtà sociale che rende gli uomini schiavi di avidità. L’indifferenza alberga le diverse anime e colori, le diverse bandiere di appartenenza, lo stesso mondo cattolico. Ecco che aumenta il disamore e la gente rinuncia a esercitare, giustamente, il diritto di voto.

È mai possibile che persista un sistema per cui 'coprire' con privilegi chi è privilegiato crei uno stato migliore? Se il potere politico è già in se un privilegio, supportato da emolumenti non indifferenti ‒ vai a capire il perché visto i gravi disagi che alcune regioni patiscono a causa proprio dell’inefficienza politica, vedi la Calabria, e poi laute pensioni, e ancora mandati politici all’infinito, nemmeno fosse ambito dinastico inespugnabile ‒, cosa ci fa una banca esclusivamente a servizio dei politici e affini nel palazzo del potere? Vedi inchiesta REPORT. Perché garantire tassi irrisori, quindi privilegiare chi è già in una condizione economica di vantaggio? Perché non si prova a far qualcosa PER QUESTA GRAVE INGIUSTIZIA che penalizza il popolo italiano, che non ha lo stesso trattamento dei tassi, per es., di cui si ingrassano i politici e affini? O, almeno, perché non renderla compatibile erga omnes? Perché il potere deve essere sempre adulato, mentre è il Popolo sovrano? Perché fare della politica la poltrona a vita e perdurare nei mandati di eleggibilità fino a che morte non li separi?

La responsabilità etica è la prima qualità che caratterizza la serietà politica, anche verso i propri elettori. Come si può credere di fidelizzare ad una politica che non fa nulla per rendersi dalla parte del Popolo, nell'accezione di POPOLARE, non populista? Come si può credere che le iniquità sociali non creino delle tensioni? E i cattolici in politica perchè non agiscono secondo i valori e dettami cui la Dottrina sociale della Chiesa ispira, e si impuntino a determinare, almeno a provare di agire per una giustizia sociale autentica?

Credo proprio che l’Italia abbia bisogno di un grande regalo, e auspico che le sensibilità più acute, in tutti gli schieramenti, ne prendano coscienza per migliorare la propria azione politica: abolire i privilegi di cui godono, calmierare emolumenti, limitare mandati elettorali. Sarebbe un grande passo verso uno stato più pulito, giusto, retto da una politica di coscienza, pensante, di servizio alla propria gente.

Ecco che si accenderebbero le luminarie con il giusto spirito natalizio.

Nessun commento:

Posta un commento