Occorre essere Distinti e Distanti da chi si serve di violenza fisica e psicologica, e lo fa con avallo di sistemi malsani. Occorre essere Distinti e Distanti da ossessionati della prepotenza, prigionieri dell'impotenza, della menzogna. Occorre essere Distinti e Distanti dalla retorica nauseabonda che manca di rispetto alla donna ferita da volgarità di menti insane e dall'inculturazione generalizzata.
Occorre dire di No a chi impone il suo modo di essere e, peggio, limita libertà di vita sana. Io l'ho fatto scrivendone in "DISTINTA E DISTANTE": fonti storiche si fanno testimoni del come la dignità della donna sia elemento superlativo, preziosa risorsa umana capace di fare la differenza in una società che perde sempre più il senso della dignità, del rispetto, della coerenza. Ma il giusto alberga l'armonico, e si fa promotore di coraggio e lealtà.
Lo sguardo genuino sul mondo del femminile prospetta apertura all’ammirazione, anelito di speranza, che si rafforza nella consapevolezza della conoscenza. Il dinamismo della realtà diviene così, nella sua essenzialità, carne viva in un corpo vivo, ardimento armonico del bello in un’anima intrisa di bellezza. E, con Kant, "agisci in modo da trattare l’umanità tanto nella tua persona quanto nella persona di ogni altro, sempre e a un tempo come fine, e mai semplicemente come mezzo".
L'orizzonte virtuoso è autenticamente donna!
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