giovedì 6 febbraio 2020

SOS SANITÀ CALABRIA

Più volte evidenziata la grave situazione sanitaria, torno a ripetermi: occorre urlare, e con forza, per avere un buon servizio sanitario, organizzato, in Calabria, al collasso nella provincia di Crotone in modo particolare. Non c'è pensiero altro, inutili convegni, falsi intendimenti, pretestuosi diversivi, che devono prevalere sul territorio, eludendo il problema che va invece affrontato, risolto. Non c'è altro pensiero se non quello dell'attenzione alla Sanità!!!
Auspico che in Regione, la nuova giunta, fresca di elezione, ne prenda atto, operando attenzione reale. È aspetto delicato, cruciale, da affrontare per l'interesse principe: il benessere dei cittadini!

UN POPOLO PROVATO NELLA SALUTE, UN SERVIZIO SANITARIO DEFICITARIO, MALATO E SCOORDINATO, È IL FALLIMENTO DI OGNI POLITICA!

Nelle notti insonni di degenza, nei reparti, ascolti il dolore urlato dei pazienti, e se ascolti un lamento e fai finta di niente, o frettolosamente sottovaluti, non devi prendere lo stipendio, perché anche da quegli ammalati lo ricevi. Urge prendere atto che esistono lager ma anche, paradossalmente, a distanza di pochi metri, trovi strutture sanitarie private, efficienti, ma che non tutti si possono permettere. Il fetore dell'iniquità, la mediocrità e pressapochismo del servizo, l'inefficenza gestionale, siano superati da un agire professionale, competente e umano, UMANO!!! 

Sia la sanità efficente, realisticamente di servizio, il primo punto all'ordine del giorno di qualsiasi giunta Regionale. Trovate, cari signori della politica, politica che dite di esercitare nel territorio che amministrate, trovate il modo di nobilitare realmente la terra di Calabria, assicurare equità, offrire un servizio sanitario decente. Trovate il modo per cui il popolo di Calabria non si senta figlio di una terra desolata, lasciata nei trattamenti alle clientele, agli amici degli amici che ti passano davanti perché gli idioti mangiano con le pacche sulle spalle. Si disusino le regalie, e si lavori guadagnandosi il pane quotidiano, non dando frettolosi responsi nei corridoi delle corsie, piuttosto, con giusta attenzione, si guardi negli occhi dei pazienti leggendovi dentro se siete stati utili davvero. 

Fate in modo che nessun ammalato soffra più di quanto già soffre, che sappia almeno di cosa soffre, sappia la causa. Fate in modo che si preveda una terapia del dolore, senza che sia il familiare a battere i piedi per ottenere il giusto, l'umana opera da sanare e non rendere permanente sofferenza. Fate in modo che si sappia Comunicare, Ascoltare, Parlare almeno italiano! Fate in modo che nessuno veda il proprio familiare piangere, bersi le lacrime come un bambino, per il dolore che nessuno provvede a calmare, incoraggiate a che tutti battano i piedi, si ribellino, facendo rendere conto questa gente che opera negli ospedali, che lì si entra per superare la propria sofferenza, non per mantenerla, piuttosto si è lì per alleviarla, possibilmente senza uscirne con devastanti copiosi ematomi.

Sia primo punto di attenzione: un servizio sanitario efficente in Calabria, capace di dare risposte di sollievo! LA CURA È ATTENZIONE, E OGNI ATTENZIONE È ESPRESSIONE D'AMORE PER  LA PROPRIA GENTE.

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