venerdì 28 dicembre 2018

SCECCU ALIPETTU E IL PAESE DI CALABRIA 

Sceccu Alipettu continuava a sostenere che gli asini volano, si sì, diceva, gli asini volano!!! E, in questo dire, si trovò in baldanzosa compagnia. Era il credo degli illusionisti, capaci di operare trasformismo della realtà, vendere pietre per ricotta, fandonie per verità, appalti per poltrone, amicizie per interesse, famiglie per bolle di sapone, chiese per appartamenti di lusso. Sondaggisti per mestiere, voltagabbana per inclinazione, parolai professionisti, avevano un unico interesse, l'esagerato credersi ciò che non potevano essere: "U pizziddar chidd ca tena ti vinna". 
E, dunque, credersi cavallo, pur essendo asino, era la prima menzogna di cui Alipettu aveva convinzione. Volle poi esagerare - è noto che la menzogna è vigliacca, e non riconosce più verità - sostenendo il credo dei voli pindarici, capaci di fare magie alla mercé di fungastelli bramosi di lauti brindisi e succulente pietanze. Dopotutto c'è chi vive di solo pane nell'aridità dello spirito. Certo è facile illudere, tanto i pali d'appoggio sono proni ai comandi, e vanto di chi ha l'arte dell'istigare, del dissuadere con velenosa menzogna. L'orgoglio ossessivo aveva preso il posto della lealtà, e nessuna trasparenza più regnava, permaneva torbida nella rete settaria della compiacenza, mentre i territori si erano inginocchiati a morte lenta. Riuscì sceccu Alipettu a persuadere del suo credo la mandria a seguito, il branco che come cinocefali tra le acacie selvagge, si mescolavano a frotte di capre in promiscuità. Ma sorge naturale quaestio: se non sai verso cosa essere leale come fai a parlare di orgoglio di terra e appartenenza? Se la lealtà è verso il proprio vuoto interiore, che non è bene comune, ma frustrazione di vita, o peggio se è rivolto a ingrassare le tasche sporche del malaffare, di quale valore si parla? 

Ecco che occorre mantenere la meraviglia del pensare, del porsi domande, spronando alla capacità critica, capacità di ampliare orizzonti di comprensione, di dignità umana, di concreto senso del fare socio-politico. Il sano pensare è l'unico capace realmente di far volare e penetrare i Cieli, sollecita a mantenere ideale di costruzione solidale, e afferma: non fidarti del fieno perché dice solo balle! Raccomanda, altresì, che gli asini volano solo nella street art, dove hanno anche una ragione d'esistere, ma la vita, la realtà umana, sociale, non è fatta per essere ingannata, deturpata, pro o contro qualcuno o qualcosa, ognuno ha sogni, desideri da valorizzare, una vita pulita cui anelare per i propri territori. La differenza è nel rispetto e nell'agire: mai per clientela, ma per autentica, personale, capacità. 

Ergo: Nuova Cultura Politica urge in Calabria! Basta accentratori di potere, colletti bianchi, abili trasformisti che hanno reso la Calabria loro paese di balocchi. La Calabria non è questa gente! E, con Margaret Maed, andando oltre sceccu Alipettu: "Non dubitare mai che un piccolo gruppo di cittadini coscienziosi ed impegnati, possa cambiare il mondo. In verità è l'unica cosa che è sempre accaduta". Ecco che non si crederà più che gli asini volano, il tempo di pantalone e capibastone è finito! Risorgi Calabria, non nelle bandiere che hanno perso ogni ragione d'esistere, svuotatesi di ideali. Risorgi con la Cultura Virtuosa dei Valori umani, oltre le reti del malaffare e del relativismo. Risorgi non nel senso del possesso ma del rispetto del territorio da custodire: non è per sempre la gestione di amministrazioni comunali, provinciali, regionali. Risorgi ad un'etica della responsabilità, nella bellezza della lealtà d'agire: la vita è verità da amare, da vivere, da comunicare con ardore di cuore e intelletto! 

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