mercoledì 31 ottobre 2018

RIAPPROPRIAMOCI DELL' UMANITÀ CON LA CONOSCENZA


L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione. (Art. 1)
Dio ci salvi dai 'parziali' e dalle parzialità di interpretazione, da quanti demonizzano la cultura e ambiscono a smantellare inculturazione, inclusione sociale. Ci salvi dai confusi che confondono, e trascinano nel buio della conoscenza, ci salvi dagli improvvisati.
Nelle Lettere a Lucillo, Seneca scrive: "Nessun vento è favorevole per il marinaio che non sa a quale porto vuol approdare". Ergo: conoscere fa la differenza!

Dio ci salvi da coloro che, saltimbanchi, ondeggiano con inconsistenza, credendosi ciò che non sono, e si dimenano per distruggere lavoro prodotto da altri. Ci salvi da chi dichiara tutto il suo amore, senza misura, e il giorno dopo manifesta, con inaudita violenza, e senza un logico motivo, tutto il suo astio, sconfessandosi con ridicolo agire. Ci salvi da chi privo di scrupoli usa il prossimo per fini personali, se ne serve per pulirsi immagine, cavalcando improbabili ascese nell'arsura di potere. Dio ci salvi dai politici cialtroni, dai giornalisti arrampicatori che leggono parzialmente la società e i territori, ci salvi soprattutto dal loro seguito, altrettanto cialtrone. Ci salvi dai negazionisti della malaerba, del tutto simili ai negazionisti dell'esistenza dei campi di concentramento. Ci salvi da quanti conniventi permettono e alimentano discredito nei confronti di chi dell'onestà ne fa bandiera. Ci salvi da chi razzola lotta e pulizia contro le mafie, e poi si siede al loro tavolo per spartirsi accordi a danno di Comunità intere. Ci salvi dagli omertosi, farisei ipocriti, capaci di messe in scena privi di consistenza. Ci salvi da quanti nella loro vita non riescono a raggiungere, per quoziente intellettivo, la sufficienza ma con l'arroganza credono di gestire feudi, coadiuvati da pusillanimi compiacenti.

Sia, nel fare socio-politico, la Persona centro e interesse da tutelare, unitamente al Lavoro. Si riaccenda attenzione al rispetto delle Comunità, dei Territori, della Natura. Si alimenti Conoscenza, Sapere che è vita che genera e rigenera, poiché Cultura è sensibilità, fecondità di bene che supera ogni aridità. Riappropriamoci dell'umanità, ambizione non trasversale ma lungimirante per la vita, è valore fondante di ogni società civile. La Cultura è via maestra che indica percorso, è verità che illumina in interezza, è vita poiché unico strumento per sentirsi vivi in libertà!

E con Dante, dal canto di Ulisse, "Considerate la vostra semenza: fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza".


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