lunedì 29 aprile 2024

S. Caterina da Siena, paladina di giustizia, inesauribile sostenitrice di pace

Attenta alle alterne vicissitudini della pace terrena si mostra S. Caterina da Siena, (1347-1380) laica domenicana, Dottore della Chiesa, Compatrona d’Italia, unitamente a S. Francesco d’Assisi.Presso la santa senese il tema della pace -parola ripetuta 391 volte nelle sue 383 Lettere - definite un codice d’amore della cristianità (Francesco de Santis), testimoniano l’avventura spirituale di una giovane donna, il suo coraggio, la sua lucidità nel guardare il mondo e la sua certezza che l’amore solo non basta, la conoscenza è necessaria per la nostra salvezza, perché ogni virtù deriva dalla conoscenza.

Caterina si fa promotrice dell’autonomia del tema pace, occorre conoscere, sapere, discernere, volere: volliti, infinitamente volliti bene, esortava, incarnando innesto di pace che, secondo Caterina, come leggiamo nella Lettera n. 303, è quella che vive nel Creatore, e ad essa anelano tutti gli esseri che vogliono in Lui riposare: «Tu se’ quello mare pacifico donde escono tutte le cose che ànno essare, excepto che quella cosa che non è in lui, cioè il peccato».

Lo stato pacifico è, secondo Caterina, un edificio che poggia su quattro colonne, tutte ugualmente indispensabili ma con funzioni diverse:
    - la verità è la luce che illumina sull’ordine sociale da realizzare;
    - la giustizia è quanto deve realizzarsi per il bene comune e la promozione di ogni uomo;
    - la carità è la “fontana” da cui sgorga la giustizia, e dà la spinta a continuare sempre nel far  giustizia secondo le rinnovate esigenze dei luoghi e dei tempi;
    - la libertà è il metodo rispettoso da seguire per la vera pace e il progresso sociale.
Ognuna di queste colonne è legata all’altra, l’una non sussiste senza l’altra. E appare chiaro il contenuto polisemico dell’agire la pace.

Quando non si affrontano i problemi, seppelliti nel sonno della negligenza, avrebbe detto Caterina da Siena, cioè evitare la contesa, rimandare la decisione e tollerare il male, si ripresentano le osticità, più cruente di prima, e continua il sangue innocente a scorrere, le lacrime dei bambini a farsi laghi nel tragitto della vita rubata.

Come non rimanere innamorati di tanta umanità, come non farsi penetrare da tanto ardore al bene comune, al bene della pace da agire. Ancora oggi madre e maestra, S. Caterina è faro di luce che illumina la via per un umanesimo compiuto, poiché, ci insegna: la natura nostra è fuoco d’amore e di verità!


Estratto da: Maria Francesca Carnea, La pace possibile da bramare! Lectio Magistralis, Cattedra della Pace, Premio Nazionale “Segni di Pace”, ASSISI - 21 aprile 2024.
Cf. ComunicativaViva – YouTube, La pace possibile da bramare! - Maria Francesca Carnea, Lectio Magistralis- Cattedra della Pace, Premio Nazionale “Segni di Pace” 14 febbraio 2024 - Assisi.
Cf. Maria Francesca Carnea, -Libertà e Politica in S. Caterina da Siena. Privilegio e conquista per un pensiero volitivo e attuale, Ed. VivereIn, 2011.


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