giovedì 18 aprile 2019

LA CROCE BUSSA, ED È TOCCO DOLORANTE! 

Una mano amorevole cerca, è Maria, Madre di Gesù, all'uscio della Chiesa si ferma, cerca Suo Figlio. Ma è passione, anche per te, Chiesa Madre, quella passione che pone domande, chiede riflessione, chiede coscienza, chiede di alzarsi all'amore, soprattutto chiede risposte. Un grido dolorante si fa sentire, prova ad andare incontro alla Madre, la Croce bussa, non si risparmia e bussa: certo, Gesù non ha bisogno di bussare alla porta di coloro dove lui già dimora. Ma qui, chi dimora?! 

Si impari ad ascoltare, con il cuore, il potente segno, tocco della Sacra Croce con cui il vero Uomo, vero Dio, vince la miseria umana, vince la morte, ci dona la vita, la via, la verità. Ma cade il tocco in un tonfo assordante, bussa, e bussa al tuo portone chiuso, Chiesa Madre, magari per riprendere libertà, si spera che si percepisca il grido d'allarme, magari la comunità non sceglie, ancora confusa, Barabba, e chiede conto. Ognuno bussi, preghi per il superamento di un'umanità inaridita, svuotata di sè, di valori, del senso del sacro e si chieda non il perché, ma il come è stato possibile tanto fare fariseo e, soprattutto, esiga risposte trasparenti e rapide soluzioni! 

Si aprano i cuori, si sveglino le coscienze, si entri nel mistero della fede, superando, soprattutto, il non mistero dei piccoli uomini che a Dio risponderanno. Bussare e ancora bussare per rinsavire, alzarsi dai torpori del dire vuoto, dare risposte ai silenzi, ai vagiti mancati, ai roghi devastanti, alle voragini vertiginose, al rispetto umano denigrato. Mia colpa, mia colpa, mia grandissima colpa, sia sentire vero! “Tutti imparino sempre a togliersi i sandali davanti alla terra sacra dell’Altro” (Ev 169). 

Non c’è bisogno di mercanti, traditori, poteri occulti dentro al tempio, nel tempio si entra con il bene più grande: la purezza del cuore. Prego affinché tu Chiesa Madre non venga più umiliata da figli smarriti al senso del sacro! E mi inginocchio a te, Croce della vita, Dolcezza Incarnata, fuoco che rigenera, sii Tu, il tocco perenne nei cuori dormienti! 
Memento Domine, et libera nos a malo! 

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