Un saluto solidale ai grandi assenti di Calabria: merito, competenza, lavoro! Le lucerne politiche che eludono la realtà non possono illuminare ciò che non esiste! Si riaccenda attenzione al rispetto delle Comunità, dei Territori desertificati. Si superi l'immobilismo, l'inefficenza territoriale, serbatoio di clientela. Essere del Popolo, con il Popolo, ascoltarne i bisogni, rende sviluppo economico.
Dio ci salvi dai 'parziali' e dalle parzialità di gestione, da quanti demonizzano la cultura e ambiscono alimentare ignoranza. Dio ci salvi da quanti politicamente e sindacalmente avvolti nel proprio egoismo, confondono e trascinano nel buio dell'analfabetismo. Dio ci salvi da coloro che chiamati a compiere il proprio dovere, pagato, e in ogni settore pubblico, dimenticano di essere servitori dei cittadini. Non si spreca la fiducia con i 'qualunquamente' improvvisati, con chi usa meriti di altri, è dono troppo nobile da riconoscere a chi non conosce il profumo della dignità del lavoro.
Si incentivi vigore sociale autentico, si esiga con voce di speranza, un domani socio-politico realisticamente costruttivo, in cui la Giustizia Sociale abbia un senso: il senso del sacro! Il lavoro è dignità, e non solo quello 'proprio', ma anche quello degli altri, ed esige Rispetto!
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