Affermava Sören Kierkegaard: L’uomo non fa quasi mai uso delle libertà
che ha, come per esempio della libertà di pensiero; pretende invece, come
compenso, la libertà di parola. Benvenuta la libertà di parola se, però, nel
suo esprimersi, abbia un dato concreto di fattività operosa. Agere sequitur
esse è principio
fondante l’etica tomista e, sosteneva la grande Alda Merini, il sentimento, non
è mai parola! Sono necessari, quindi, l’agire, il fare.