Ma in mano di chi siamo? È da porsi veramente l'interrogativo. Affidiamo la gestione delle nostre vite, nonché i sacrifici del nostro impegno lavorativo alla negligenza di chi nella sostanza dell'amministrazione pubblica cerca invece il modo più semplice per pregiarsi di poltrone, benessere e privilegi. La Cultura civile, della brava gente, - i cui territori sono fragili, come l’economia, questo per regresso morale, incapacità politica, assenza di spirito comunitario -, non nega l’evidenza, non nega la negligenza. I deputati amministratori sono tenuti ad ascoltare tutti, con la cortesia del servizio alla Comunità civile, non ad altro, possibilmente con il buongusto di soluzionare richieste di sostegno! I paesani tutti, civili cittadini delle Comunità, possono e #devono potersi esprimere liberamente, pubblicamente, con critica costruttiva: questa è civile forma di convivenza, che non può essere ripresa, tacitata o silenziata!
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giovedì 31 agosto 2023
domenica 6 agosto 2023
VALORE INALIENABILE DELLA DIGNITÀ E DELLA LIBERTÀ
Che sia la Persona a fare il ruolo, e non il ruolo a fare la persona è concetto che sovente sostengo. In Nudità dell’Essere svesto il pensiero filosofico, politico, sociologico, etico, spirituale, lasciandolo emergere nella sua compiutezza, e argomento soprattutto sul dato che per le cose comuni, nell’amministrazione della cosa pubblica, basta un delegato mediocre; per le cose straordinarie, invece, è opportuno un Politico straordinario, in cui abiti la consapevolezza del bonum facere. Per mutare sistemi settari, tossici, infruttuosi allo sviluppo in Calabria, e nel nostro territorio in particolare, occorre il coraggio di un linguaggio chiaro, che non fa da sponda a particolarismi, al fine di spronare le coscienze al radicale mutamento socio-politico, coscienza nel senso inteso da Tommaso d’Aquino, e cioè conoscenza, che implica sapere.