Il cuore, stupore che costruisce Nuova poesia, s'infuoca di fervore innanzi all'anno magico trascorso: anno colmo di grazia, fecondo di splendida verità conosciuta, illuminante di rinascimento. E già ti abbraccio Anno che Verrà in cui, con Lucio Dalla: "Senza grandi disturbi qualcuno sparirà, saranno i troppo furbi e i cretini di ogni età".
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lunedì 31 dicembre 2018
venerdì 28 dicembre 2018
SCECCU ALIPETTU E IL PAESE DI CALABRIA
Sceccu Alipettu continuava a sostenere che gli asini volano, si sì, diceva, gli asini volano!!! E, in questo dire, si trovò in baldanzosa compagnia. Era il credo degli illusionisti, capaci di operare trasformismo della realtà, vendere pietre per ricotta, fandonie per verità, appalti per poltrone, amicizie per interesse, famiglie per bolle di sapone, chiese per appartamenti di lusso. Sondaggisti per mestiere, voltagabbana per inclinazione, parolai professionisti, avevano un unico interesse, l'esagerato credersi ciò che non potevano essere: "U pizziddar chidd ca tena ti vinna".
sabato 15 dicembre 2018
Sii TU toc toc perenne!
Dal tuo interno, Chiesa Madre, un battito lieve si leva: toc toc, ma nel silenzio cade! Di nuovo: toc toc, più forte rimbomba! Toc toc, per la terza volta, si ripete, insistente! Permane chiuso il portone, mentre la Tenerezza sta chiedendo attenzione, ascolto, sta avvisando della Sua Presenza. La Nascita della Vita Venente è un gemito concreto, che viene a dare senso all'essere Cristiani. Non si può rimanere sordi, eludere la verità, non si può vivere tacitando la coscienza, e non sapere quando, quel tocco tenero, che bussa insistente, troverà ascolto.
mercoledì 5 dicembre 2018
VOCI DI CINOCEFALI
La performance dei 'convinti', avallata dall'attrattiva enfatica e familista, ci fa chiaro che il decantato nuovo in questioni socio-politiche non è poi così nuovo, che la santità si guadagna con responsabilità, che la trave dentro al proprio occhio pende, visibile, oltre ogni pagliuzza.
venerdì 23 novembre 2018
ATTO DOVUTO
Fare il proprio dovere non ha nessun merito, è atto dovuto, esercizio pratico per cui si è deputati, e pagati. Il proprio dovere non si decanta, si fa per migliorare servizi necessari alle Comunità. Eppure la storia, alcuni l'avrebbero potuta segnare con l'intelligenza del meritorio corretto agire, materia assai desueta.
mercoledì 21 novembre 2018
I CONFONDITORI ACCESSORIATI
Qual'è la cosa più spregiudicata nella comunicazione istituzionale? Di prassi, sta molto attenta a quanto comunica, la prudenza è la sua guida in un linguaggio dialogico, chiaro, diretto. Non si può dire la stessa cosa per quella che viene fatta passare per comunicazione, ma è mero marketing a uso parziale e settario, dedito a fare mercimonio compulsivo del prodotto.
venerdì 16 novembre 2018
LE INVASIONI PROPAGANDATE: BUFALE O FAKE NEWS?
La confusione regna sovrana ma repetita iuvant, per meglio capire la quaestio del tema discusso. Le pasquinate sono state il primo modello di quello che noi oggi chiamiamo fake, un genere di diffusione di notizie pruriginose, false, con il solo fine enfatico di plasmare l'opinione pubblica, facendo credere ciò che non è, inducendo orientamento errato di azione, oggi anche con la compiacenza di portali di informazione pilotata.
mercoledì 31 ottobre 2018
RIAPPROPRIAMOCI DELL' UMANITÀ CON LA CONOSCENZA
L'Italia
è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al
popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione. (Art. 1)
Dio ci
salvi dai 'parziali' e dalle parzialità di interpretazione, da quanti
demonizzano la cultura e ambiscono a smantellare inculturazione, inclusione
sociale. Ci salvi dai confusi che confondono, e trascinano nel buio della
conoscenza, ci salvi dagli improvvisati.
Nelle
Lettere a Lucillo, Seneca scrive: "Nessun
vento è favorevole per il marinaio che non sa a quale porto vuol approdare".
Ergo: conoscere fa la differenza!
giovedì 4 ottobre 2018
RIACE: MODELLO VINCENTE DI POLITICA SOCIALE
Quando
le mani si impastano nel terreno fertile dell'uomo, con il desiderio di fare
bene, il frutto feconda. È proprio degli uomini provvidi e con voglia di fare,
cambiare lo stato di cose, rinnovare cultura con idee di costrutto. Vivere la
politica, con sentimento e poesia, è vedere realizzato un progetto che segna il
tempo. Non è dalle masse che nascono idee, né da rappresentanze istituzionali
che mancano di rispetto esternando argomenti di mero populismo. Semmai la storia ci ha fatto assistere a cori di sprovveduti che, in
massa, hanno determinato nocumento alla società.
martedì 25 settembre 2018
LA RETROTOPIA, MALESSERE DI UNA POLITICA DEPRESSA
Asseriva Bauman: “Confidare nell'intelligenza dell’uomo perché s’avveda dei suoi errori, e vi metta riparo, è un’esigenza che
può essere coltivata”. Sul piano dei costumi sociali - non del tutto edulcorati
- espressione di un processo umano involutivo sul fronte valoriale, aiuterebbe non fare
incetta di insipienze, incoerenze svianti, costruzioni deliranti fondate su
dati fantasiosi e inverificabili, spacciate come cultura, e che hanno il solo fine
di lucrare danaro pubblico e rimpinguare smanie di potere malato. Occorre
avvedersi del reale vissuto, e di cosa la società si nutre. Bauman parla di retrotopia
- inverso dell’utopia - ovverosia: un’utopia rivolta all'indietro. Ma, mentre
l’utopia rivolge attitudine a collocare nel futuro l’immaginazione per una società
migliore, possibile, la moderna propensione socio-politica tende a collocare l’immaginazione
di una società migliore nel passato, in quello più abietto ed egoista.
sabato 25 agosto 2018
LA POLITICA HA BISOGNO DI IDEE, SAPERE AUDE!
La
politica ha bisogno di idee, Sapere aude. Per analogia, in raffronto alla
realtà politica odierna, ecco perché in Platone, e in quanti amano il sapere, quella
contro i politici sofisti è una disputa incessante. Egli rimprovera loro, con
dire assennato, di aver trasformato la filosofia - la politica - in un sapere
illusorio, in cui si afferma tutto e il contrario di tutto, privo di ogni
ancoramento morale e di ogni verità, molte volte staccato dalla realtà. I sofisti,
secondo Platone, non sono filosofi - ossia amanti della sapienza e della verità
-, bensì flodossi, cioè affezionati dell'opinione e quindi dell'apparenza, a scapito del sapere profondo e fondato. La filodossia, oggi molto in voga, astutamente alimentata, è propria di coloro che si affannano a dibattere problemi senza pervenire a conclusioni scientificamente valide: essi pensano di sapere, ma in realtà non sanno niente.
martedì 21 agosto 2018
CALABRIA: IN UN TORRENTE SI SCIOGLIE L'AGIRE IRRESPONSABILE
Nelle
gole del Raganello, a Civita, nello splendido Parco del Pollino, nemmeno le
avverse condizioni meteo hanno frenato verso la responsabilità, hanno alzato il
grado di prudenza dovuta. Quando si chiudono volutamente gli occhi, quando si determina un solo fine interessato
a spregio di prudenza, rispetto della natura, pensando di governarne e surclassarne
Potenza, ecco che si piangono morti per eventi evitabili. Che fine ha fatto il
Regolamento "Gole del Raganello"? La superficialità, il pressapochismo che
alimentano e assecondano inganno, non rappresentano, nell'agire, il dovere di
guardia cui sono chiamati quanti hanno responsabilità per cura del territorio.
Ma se la ragione preminente del vivere sociale rimane l'interesse da
fagocitare, i minimi termini per il rispetto umano vengono cancellati.
venerdì 17 agosto 2018
GENOVA FERITA, SUPERBA D’ITALIA, IL TUO FARO ILLUMINA FUTURO
Si è responsabili quando si lascia schiacciata, senza
respiro, la coscienza, quando con sciatteria si rivolge lo sguardo altrove,
girandosi dall'altra parte, confondendo, fomentando le genti con storie campate
in aria pur di mantenere il piatto di lenticchie. Credulonia ha lasciato che il
sistema corrotto inghiottisse ogni sano pensare, ogni criterio di rispetto,
ogni valore umano: è la deriva politica privata del suo fine di bene e servizio
alla Comunità. Si è responsabili quando si permette a gente incapace,
marionette, vipere compiacenti, pseudo giornalisti di giornali pilotati,
colletti bianchi senza dignità, di parlare spropositatamente, e ricoprire ruoli
che non gli competono, sulla scia di sistemi virtuali e uso social che hanno
determinato un sistema scriteriato e degenerativo. Si è responsabili quando si
lascia che Persone Perbene vengano ostacolate nel fare bene e, come Giovanni
nel deserto, si ritrovano a gridare, da soli, quanto indegno sia diventato il
vivere sociale, quanta povertà di valori abbia degenerato il vivere quotidiano,
quanta cattiveria diabolica si sia impossessata di intere Città e Paesi grazie
all'ausilio di gramignose sette amministrative, capaci solo di distruggere e
separare le Comunità per i propri tornaconti.
lunedì 13 agosto 2018
Si liberi la Calabria dal mascheramento dei traditori
L’elaborazione di pensiero equilibrato,
basato su elementi di ragionevolezza, proprio dello stile intellettuale, non è mai
sbilanciato verso coloro che non sono capaci di apportare un contributo sano,
personale, autentico alla società, questi, piuttosto, assurgono ad adulatori
sterili, replicando infelicemente ciò che già è stato inciso dal tempo, ovvero:
sono servi dell’apparire al soldo della corte di, parafrasando Papa
Francesco, inutili idioti. Chi non è padrone
di sé, è facilmente occupabile, asseriva Antonio Rosmini e, aggiungo, da stoltezze di altri! Ed è qui il mascheramento
dei traditori: esso determina un passo di strabismo, una posizione
doppia
e obliqua di decadenza dell’uomo, rispetto alla storia, rispetto alla sua edificazione umana.
sabato 4 agosto 2018
Il cambiamento nella radice di Calabria
Per entrare agli
inferi, secondo lo scrittore Pausania, era necessario bere da due fontane:
l'una chiamata Lete, che faceva dimenticare le cose passate; l'altra chiamata
Mnemosine, che consentiva di ricordare ciò che si sarebbe visto nell'aldilà.
Preludio di analogie per i nostri tempi e la mia terra di Calabria,
in cui troppo spesso si dimentica la radice di ciò che si è, ciò che si fa, e
non se ne fa memoria. La coscienza, tuttavia, per chi riesce a trovarne
sostanza, rimane vigile. Ecco che, per analogia, l'onesta gente di Calabria
darà spazio, con cuore, a una coscienza sana, memore della radice greca, civile,
che ha nobilitato la storia.
martedì 17 luglio 2018
Cirò - Mammola, e la presenza spirituale di un bene comune: S. Nicodemo da Sikròs
Una giornata speciale vissuta nella terra generosa
e accogliente di Mammola (RC), in occasione del Convegno dedicato all'Abate
Apollinare Agresta, il 12 luglio 2018. Cirò (KR) e Mammola (RC), condividono la
presenza spirituale di un bene sacro e comune: le Sante Reliquie di S. Nicodemo
da Sikròs, condiviso è, altresì, il Patronato. I Santi uniscono i Popoli, in
Essi alberga il desiderio puro della pace, del Noi umanità. Dal senso profondo
del Sacro nasce e cresce fecondità sociale.
Quando la verità storica è a servizio della conoscenza
può solo nobilitare i territori e la cultura. Dal 1696 si è creduto che San
Nicodemo abate, fosse nativo di Cirò (KR). Ma è stato errore prodotto dalla
interpretazione del nome del luogo, inesattezza dipanata e superata da ricerche
approfondite e avvedute. L’errore venne generato e trascritto nel testo “Vita di S.
Nicodemo Abbate dell’Ordine di S. Basilio Magno”, da parte
dell’Abate Apollinare Agresta. Studio accurato ha superato l’errore, e ha dato
verità alla storia di un Santo che ancora oggi ha molto da insegnare.
Si evincono, così, elementi da cui si appura che il luogo nativo del Santo fu Sikròs, nel circondario di Palmi.
mercoledì 11 luglio 2018
Solennità di San Benedetto da Norcia
Ancora oggi, San Benedetto fruttifica sia nel suo operato dell’istituzione monastica, sia attraverso l’attualità del suo messaggio. Prodigiosa la scritta che accoglie il visitatore che sale sino allo Speco di Subiaco: “Nonnisi in obscura sidera nocte micant” - “Le stelle brillano di più, quanto più fonda è la notte “. Quanto più profonda è la ‘decadenza’, quanto più imprevedibili gli sbocchi, tanto più ricchi di luce le lezioni e le opere.
venerdì 25 maggio 2018
Creare valore sociale nel dibattito politico
Pensare di creare valore
sociale trascurando o calpestando i valori spirituali e morali, è pura illusione
nel dibattito politico. Opportuna riflessione parrebbe quella di riportare precisione nell'abuso linguistico, che molte volte si fa, dei termini: cultura, libertà,
democrazia. Soprattutto bisogna, in qualche modo, valorizzare il beneficio del
dialogo al fine di una sempre più consapevole civile società. Il rigore
intellettuale non può che soccorrere l’impegno civile: se la cultura non aiuta a
trasformare la società, a migliorarla, a donare prospettive e visioni di futuro
possibile, liberando dalla confusione, non aiuta alla comprensione, essendo la
cultura stessa strumento rivoluzionario. Se non contribuisce a ciò, risulta del
tutto superflua. Solo indossando l’abito deciso, rilucente della scienza, del pensiero
costruttivo, l’uomo potrà abitare le questioni socio-politiche, solo così sarà in
grado di fornire strumenti di alto interesse, concreti punti di sviluppo per l’edificazione
umana e per la vita della collettività.
martedì 15 maggio 2018
San Nicodemo monaco di Calabria. Fuoco manifesto di magnanimità
S. Nicodemo è
originario di Sikròs. Lo studio di fonti mette in luce come spesso, nel
passato, errate interpretazioni o affermazioni approssimative, abbiano indotto
molti studiosi in errori che si sono tramandati nel tempo, condizionando una
più autentica lettura della storia. È necessario poter andare oltre quegli
elementi che la pietà popolare ha introdotto nel corso dei secoli narrando
fatti tramandati, spesso oralmente, la gran parte dei quali amplificati o
minimizzati dalla spinta emozionale. Ogni opera ha il
suo tempo adatto, dice il sapiente Salomone. Ciò che si compie
fuori tempo non solo non ha efficacia, ma addirittura riesce riprovevole; di
conseguenza, invece, è assai chiaro che qualunque cosa buona collocata nel suo
proprio ambito, sia utile. Inizia così il Sermone sulla vita del santo padre nostro Nicodemo ad opera dell’umile
monaco Nilo. Forse questo, quindi, è il tempo adatto per tributare giusto
onore al Santo Padre Nicodemo, è questo il tempo attraverso cui la terra di
Calabria si accomodi, con gratitudine e ossequio, a porgere dovuto tributo a un
suo figlio che, come genuino germoglio ha saputo rendersi fecondo in spirito,
alto in virtù umana, protettore dei giusti, amorevole verso quanti di lui, già
in vita, riconoscendone prodigi, potenza e carità, lo hanno venerato.
giovedì 3 maggio 2018
Poesia, filosofia, pensiero sociale: linee guida del successo alla presentazione del libro Nudità dell’Essere di Maria Francesca Carnea
Nella splendida Sala Capitolo del Pontificio
Ateneo Sant'Anselmo, si è svolta il 27 aprile u.s., la presentazione del saggio
Nudità dell’Essere della scrittrice e
filosofa Maria Francesca Carnea. L’evento è stato moderato dal giornalista
Daniele Imperiale, consigliere regionale dell’Ordine, e ha visto relatori,
oltre all'autrice, Maria Francesca Carnea, docente di Comunicazione e
Spiritualità, coordinatrice del Corso in Scienza politica e Spiritualità,
presso l'Anselmianum; il Rev. P. Gregory Gresko, O.S.B., Segretario Generale
dell’Abate Primate e docente di teologia dell'Anselmianum; Lucio D’Ubaldo, direttore
de “Il Domani d’Italia” e già Senatore della Repubblica italiana.
venerdì 20 aprile 2018
CORSO DI ALTA SPECIALIZZAZIONE in SCIENZA POLITICA E SPIRITUALITÀ
La specializzazione di Teologia spirituale della
Facoltà di Teologia e la Facoltà di Filosofia del Pontificio Ateneo Sant'Anselmo,
si fanno promotori del Corso di alta specializzazione in “Scienza politica e Spiritualità”. A carattere precipuamente politico-spirituale, il
Corso è volto a incoraggiare a una ripresa di valori umani, a far acquisire una
consapevole autonomia di pensiero che conduca ad una edificazione dell’umanità,
ad un innovato umanesimo.
martedì 17 aprile 2018
Presentazione libro "NUDITÀ DELL’ESSERE"
Roma - Nella splendida cornice del Pontificio Ateneo Sant'Anselmo, sarà presentato il libro "NUDITÀ DELL’ESSERE".
“Esploro,
attraverso la vita reale, gli abiti da indossare, abiti che non coprono la
nudità ma ne rafforzano esistenza e carattere: le virtù umane a servizio del
prossimo. La nudità dell’essere, attraverso il pensiero, entra nel grande
emporio dei valori umani dimenticati e li richiama a vita, ad abiti di cui
rivestire l’umanità impoverita, resasi fragile, assai vulnerabile, disabitata
da sé. E lo fa attraverso l’incanto della ricerca nell'altro, fragore di
coscienza che inquieta. Il libro indaga nei campi della teologia, della filosofia,
delle tematiche sociali, della giustizia, dell’etica e della comunicazione,
alla ricerca del senso della vita. Non possiamo rimanere indifferenti, la vita
si nutre e mai di niente, e parlare all'uomo, portarlo a riflettere, è dato che
valorizza pienamente la sua nudità”.
sabato 14 aprile 2018
Dire no alla guerra è un dovere per la politica responsabile
Venti di guerra, assurdi nefasti interventi segnano territori, segnano la vita umana, e nulla insegnano se non il regresso di una società che ancora crede che l’uso delle armi, l’uso della forza porti la pace, o sedi tumulti nei territori. La guerra non ha armi legittime e armi illegittime, non è una corsa di ammonizione su chi ha cosa, su chi ha potenza missilistica da esibire e potenza economica da decantare, la guerra è solo morte e distruzione.
giovedì 29 marzo 2018
Servire e non servirsi
Egli non è venuto per essere servito, ma per servire, e dare la Sua vita restituendoci libertà e
salvezza. Con la presenza della Grazia si superano timori, paure, si alimenta
comprensione, profonda sensibilità, esercizio di bene dire e bene fare. Ma
porsi domande è un dovere: per la società è utile chinarsi, interessarsi al
prossimo? È utile servire? Dov'è l'umiltà del servire?
mercoledì 28 marzo 2018
Il tradimento di Giuda
È storia di duemila anni or sono, che ha segnato definitivamente la linea di demarcazione tra il bene e il male. L'uomo, la sua miseria, l'arsura di potere, l'arroganza, la supponenza, la fragilità immonda. Ma è anche storia dei giorni nostri, Giuda è l'eterno in vita che semina figliolanza in tradimento, dolore, sofferenza, per il suo assurdo rimanere nano! Eppure ha avuto il privilegio di essere scelto dal Gigante dei Giganti che, pur sapendo il suo agire, non ha violentato la sua volontà, che non è un lasciare fare, ma amore e desiderio di lasciare, con attenzione, libertà di maturazione umana fino alla fine. Non c'è Amore più grande della fiducia, della libertà donata, e non tolta, non c'è Amore pregiato più della gratuità. Esiste però, negandosi alla maturità, il dolore atroce del tradimento, ferita che lascia scorrere sangue vivo nell'indifferenza totale.
venerdì 9 marzo 2018
NUDITÀ DELL’ESSERE
Perseverando scientemente nell'amore per la verità, provo a meritare la fiducia della vita, con gratitudine, producendo contributo di pensiero critico e, nel contempo, costruttivo, persuasa che non la scienza, da sola, ma congiunta con la carità, e innestate di poesia e sano pensiero, nobilitino l’uomo e la società, edificandoli. È inesaudibile e senza tempo il bisogno umano di conoscenza, eguagliabile solo al bisogno infinito d’amore, e la ricerca, il voler capire, proprio della natura umana, non lascia mai l’uomo indifferente, soprattutto nel diletto dell’indagine.
venerdì 2 marzo 2018
Al di là dei populismi, sbocci il sentimento politico
Sia sempre vigile la capacità critica, si giunga al voto con mano sulla coscienza, anche per l’astensionismo che, nel caos, è la scelta imposta dal buon senso. Ma, mano sulla coscienza, nel senso inteso da Tommaso d’Aquino: conoscenza. Si abbia amore per il nostro futuro, qui non si scherza, la realtà non è data dai social, i vari media che propinano l’impossibile più improbabile. La realtà di una società è fatta di doveri e servizi reali, cui l’intera classe politica, ambigua, ha abiurato: il lavoro, quindi il pane è sacro, la casa è sacra, questo non è marxismo, diceva La Pira, ma è Vangelo. Tali temi barcollano, almeno quanto il non prendere posizione rispetto alle associazioni malavitose. La realtà di una società è fatta di diritto che, con l’ultima trovata della legge elettorale, ci vene negato nella scelta di voto.
lunedì 26 febbraio 2018
Il laicato cattolico, oltre la faziosità e la confusione dei valori
Il credente agisce come cittadino nello spirito e nella lettera della Costituzione e impegna se stesso, la sua categoria, la sua classe, il suo partito, non la Chiesa. È quanto sostenne Alcide De Gasperi nel 1954, ma questo intendere sembra proprio lontanissimo dall’esercizio politico attuale, in cui tutto è strumento da usare, di tutto ci si serve, secondo buona misura machiavelliana che giustifica i mezzi, senza tener conto che il fine del pro bonum facere segue altri dettami e valori.
sabato 17 febbraio 2018
Dialogo con Giordano Bruno: la libertà di pensiero è un dovere
Ancilla, sappi che la libertà di pensiero è un dovere, non un diritto, il dovere proprio di ogni creatura di riconoscere che generoso riguardo si deve al lume d’intelletto, capace di superare, per amore del Cielo, ogni inettitudine e limite umano. È il dovere di riconoscere che al Bene si deve tendere, quel Bene d’Infinito da cui deriviamo. Il dovere è moto di coscienza, passione che incarna l’amore per il prossimo, innestando la vita.
martedì 13 febbraio 2018
La ragione non frena gli “appetiti” disordinati, soprattutto in politica
Frenare
gli “appetiti” disordinati dipende dal libero arbitrio, illuminato dalla luce
d’intelletto. Oggi tale rifermento si è svuotato di contenuto, cadendo nel
relativismo più sfrenato ed effimero. Ambire l’ambiguo, politicamente, non
trova spazi di ragionevolezza nel savio intelletto. L’errore del disordine non
muove, né ha la sua causa in un oggetto sensibile, che alletta la volontà senza
costringerla, ma nella volontà dell’uomo che, lasciandosi invogliare da quel
bene disordinato voluto, da soddisfare, si volge verso di esso, contro l’ordine
della ragione e della natura.
martedì 6 febbraio 2018
Riaccendere un umanesimo politico
Di umanesimo politico si deve parlare: disporre tutto il proprio impegno sociale in funzione della persona, dei suoi valori, al fine di ravvivarne senso etico. Lo Stato acquista autorità proprio per salvaguardare queste realtà preesistenti ad esso, e deve potersi caratterizzare ripudiando ogni idealismo o utopia politica. Un sano realismo fortifica, permea tutta una concezione politica che è espressione di una intrinseca visione naturale.
lunedì 15 gennaio 2018
Coerenza etica e di verità in politica
Dal concetto di libertà
cosa emerge? Prendere parte alle decisioni della comunità politica, essere partecipi
del processo di discussione e deliberazione nel quale vengono prese decisioni
che riguardano tutto l’insieme dei cittadini. Pertanto, non si tratta mai,
soltanto, di una libertà dalla politica, intesa come fuga dalla dimensione
pubblica e rifugio nel privato, esenti da occupazioni e preoccupazioni. La poesia permette di
cogliere la straordinaria importanza che il termine libertà custodisce: Libertà vo cercando, ch’è sì cara, come sa
chi per lei vita rifiuta. (Virgilio - I canto del Purgatorio di Dante)