La
politica ha bisogno di idee, Sapere aude. Per analogia, in raffronto alla
realtà politica odierna, ecco perché in Platone, e in quanti amano il sapere, quella
contro i politici sofisti è una disputa incessante. Egli rimprovera loro, con
dire assennato, di aver trasformato la filosofia - la politica - in un sapere
illusorio, in cui si afferma tutto e il contrario di tutto, privo di ogni
ancoramento morale e di ogni verità, molte volte staccato dalla realtà. I sofisti,
secondo Platone, non sono filosofi - ossia amanti della sapienza e della verità
-, bensì flodossi, cioè affezionati dell'opinione e quindi dell'apparenza, a scapito del sapere profondo e fondato. La filodossia, oggi molto in voga, astutamente alimentata, è propria di coloro che si affannano a dibattere problemi senza pervenire a conclusioni scientificamente valide: essi pensano di sapere, ma in realtà non sanno niente.
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sabato 25 agosto 2018
martedì 21 agosto 2018
CALABRIA: IN UN TORRENTE SI SCIOGLIE L'AGIRE IRRESPONSABILE
Nelle
gole del Raganello, a Civita, nello splendido Parco del Pollino, nemmeno le
avverse condizioni meteo hanno frenato verso la responsabilità, hanno alzato il
grado di prudenza dovuta. Quando si chiudono volutamente gli occhi, quando si determina un solo fine interessato
a spregio di prudenza, rispetto della natura, pensando di governarne e surclassarne
Potenza, ecco che si piangono morti per eventi evitabili. Che fine ha fatto il
Regolamento "Gole del Raganello"? La superficialità, il pressapochismo che
alimentano e assecondano inganno, non rappresentano, nell'agire, il dovere di
guardia cui sono chiamati quanti hanno responsabilità per cura del territorio.
Ma se la ragione preminente del vivere sociale rimane l'interesse da
fagocitare, i minimi termini per il rispetto umano vengono cancellati.
venerdì 17 agosto 2018
GENOVA FERITA, SUPERBA D’ITALIA, IL TUO FARO ILLUMINA FUTURO
Si è responsabili quando si lascia schiacciata, senza
respiro, la coscienza, quando con sciatteria si rivolge lo sguardo altrove,
girandosi dall'altra parte, confondendo, fomentando le genti con storie campate
in aria pur di mantenere il piatto di lenticchie. Credulonia ha lasciato che il
sistema corrotto inghiottisse ogni sano pensare, ogni criterio di rispetto,
ogni valore umano: è la deriva politica privata del suo fine di bene e servizio
alla Comunità. Si è responsabili quando si permette a gente incapace,
marionette, vipere compiacenti, pseudo giornalisti di giornali pilotati,
colletti bianchi senza dignità, di parlare spropositatamente, e ricoprire ruoli
che non gli competono, sulla scia di sistemi virtuali e uso social che hanno
determinato un sistema scriteriato e degenerativo. Si è responsabili quando si
lascia che Persone Perbene vengano ostacolate nel fare bene e, come Giovanni
nel deserto, si ritrovano a gridare, da soli, quanto indegno sia diventato il
vivere sociale, quanta povertà di valori abbia degenerato il vivere quotidiano,
quanta cattiveria diabolica si sia impossessata di intere Città e Paesi grazie
all'ausilio di gramignose sette amministrative, capaci solo di distruggere e
separare le Comunità per i propri tornaconti.
lunedì 13 agosto 2018
Si liberi la Calabria dal mascheramento dei traditori
L’elaborazione di pensiero equilibrato,
basato su elementi di ragionevolezza, proprio dello stile intellettuale, non è mai
sbilanciato verso coloro che non sono capaci di apportare un contributo sano,
personale, autentico alla società, questi, piuttosto, assurgono ad adulatori
sterili, replicando infelicemente ciò che già è stato inciso dal tempo, ovvero:
sono servi dell’apparire al soldo della corte di, parafrasando Papa
Francesco, inutili idioti. Chi non è padrone
di sé, è facilmente occupabile, asseriva Antonio Rosmini e, aggiungo, da stoltezze di altri! Ed è qui il mascheramento
dei traditori: esso determina un passo di strabismo, una posizione
doppia
e obliqua di decadenza dell’uomo, rispetto alla storia, rispetto alla sua edificazione umana.
sabato 4 agosto 2018
Il cambiamento nella radice di Calabria
Per entrare agli
inferi, secondo lo scrittore Pausania, era necessario bere da due fontane:
l'una chiamata Lete, che faceva dimenticare le cose passate; l'altra chiamata
Mnemosine, che consentiva di ricordare ciò che si sarebbe visto nell'aldilà.
Preludio di analogie per i nostri tempi e la mia terra di Calabria,
in cui troppo spesso si dimentica la radice di ciò che si è, ciò che si fa, e
non se ne fa memoria. La coscienza, tuttavia, per chi riesce a trovarne
sostanza, rimane vigile. Ecco che, per analogia, l'onesta gente di Calabria
darà spazio, con cuore, a una coscienza sana, memore della radice greca, civile,
che ha nobilitato la storia.