C'era una volta il Valoroso P, animale
sociale e politico per natura che, come guida, usava la ragione nelle singole
vicende della vita, con l’ausilio della luce dell’intelletto, capace di
penetrare le profondità dell’essere umano. Era forse il tempo di quel grado di
mitezza dell’essere, che lo rendeva capace di sé, quindi rivoluzionario, in
grado di governarsi e governare, capace di fare la differenza tra il bene e il
male, capace di ridimensionarsi perché riconosceva il limite del rimanere solo.
Capì l’importanza dello stare insieme, conobbe la parola Noi, la preferì ad
ogni bene materiale e la praticò, innanzi tutto, nell'amore, poi nella società
e nel lavoro.
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venerdì 24 febbraio 2017
martedì 21 febbraio 2017
La ragione dello sconnesso fare politico
Non
c’è più un perché politico per stare insieme, e non da adesso, allora perché
perpetrare uno stillicidio già ampiamente segnato? Perché concentrare energie,
parole, servizio pubblico alla mercé di gente che ascolta solo e unicamente se
stessa a dispetto della comunità degli elettori? Gente che manifesta rancore,
ottusità, antagonismi, personalismi, violenza del linguaggio, totale adesione
ai vizi dell’ego, a fronte di quanti, del corpo elettorale, sembrano imbambolati,
storditi dal non senso a cui è costretta ad assistere. Una conferma dell’inconsistenza
politica che vanta il fare per il Paese ma che tradisce, minuto per minuto, un
mandato temporale, dall'alto del suo benestare.
venerdì 17 febbraio 2017
Il mito della perfezione nella società dell’inganno
Qual
è il giusto mezzo tra viltà e temerarietà? Il coraggio. Qual è il giusto mezzo
tra avarizia e prodigalità? La generosità. Virtù etiche, il coraggio e la
generosità che riguardano le funzioni della parte non razionale dell’anima. Le
funzioni della parte razionale sono, invece, la saggezza che individua ciò che
si deve fare e la sapienza che consiste nell'esercizio della conoscenza. Individuando
ciò che si deve fare, esercitando la conoscenza, verrà da sé il coraggio nell'azione, e la generosità dell’agire. Necessario è individuare il senso del
fine che si vuole perseguire, che molte volte, non esistendo, arranca nell'isola della vaghezza, o dell’egoismo sfrenato, peggio dell’idiosincrasia.
domenica 5 febbraio 2017
Non potranno, inutili idioti, essere mai sale e luce della terra
Quanto
bene fa avere capacità e competenza, quanto bene genera affrontare questioni in
trasparenza, quanta degenerazione mentale suscita l’anonimo idiota di turno. Esemplare
l’agire di Sua Santità, Papa Francesco, Vicario di Cristo in terra, espressione
del soffio dello Spirito Santo che ardito sa sempre meravigliarci e riempirci della
sua carità. È ignobile la prosopopea di idioti, amebe che navigano nelle tenebre,
nei nefasti grigiori del loro dio minore, e che con supponenza cercano di far
sentire mugugno immondo, e l’‘altro’ ne gode poiché vive di atti senza senso.
giovedì 2 febbraio 2017
L’ottusa chiusura dei sovranisti devasta ogni senso di umanità
Sembra
paradossale, ma il mondo fantapolitico, alla fin fine, riesce ad essere sempre fedele
a se stesso, incapace di migliorarsi, come fosse posseduto da un tarlo,
impossibile ad estirparsi, soprattutto quando i nani si credono di essere
giganti. I nuovi e antichi grossolani idioti, con relativa simil corte, sono
alle porte. Ritorna attuale e inquietante l’esempio di legittimità negata nei
più elementari diritti umani, diritti naturali. Le conquiste di lotte civili,
di equità, il superamento dell’abominevole concezione di classi, le lotte
dell’ultimo secolo di Mahatma Gandi, Martin Luther King, Aung San Suu Kyi, il
rispetto delle culture religiose, sono pietra miliare del progresso della
civiltà, di cui il buono dell’agire politico, nel mondo tutto, ha saputo far
tesoro, superando idiosincrasie. Tuttavia, si cambiano d’abito, nuova cortina,
e riappare l’idiozia dell’isolamento e del sovranismo ottuso: dove passano perdura
rovina, grigiore, malcontento e separazione.